30.06.2012
Sveglia alle 5.00 di mattina e partenza alle sei. Appena mettiamo piede fuori dalla porta della Pension non riusciamo ad orientarci. E’ buio e non ci sono indicazioni. Percorriamo un centinaio di metri ma ci rendiamo conto che procediamo al contrario quando vediamo uscire da un’altra pensione una pellegrina che avanzava nella nostra direzione. E’ americana e, nel tratto che percorriamo insieme, ci racconta di essere stata suora e di essersi spogliata. E’ solare e piacevole, però al primo bar si ferma per fare colazione. Noi, vista la fila, proseguiamo, optando per una colazione spartana e fai-da-te a base di bevanda energetica e pane con marmellata (sempre risorse avanzate dai giorni precedenti che riusciamo a reperire nello zaino!!!). Intanto, inizia a sorgere il sole e le sagome dei pellegrini che prima camminavano nel buio, iniziano a definirsi.
Giungiamo a Lavacolla, luogo in cui, grazie alla presenza di un fiume, in passato i pellegrini si fermavano a lavarsi, per fare il loro ingresso a Santiago nel modo più dignitoso.
Nel centro abitato ci fermiamo per un caffè. La scelta era tra il Bar Botana ed il Bar Concha… in quella che sembra più una scelta di vita, optiamo per la seconda soluzione!
Al Monte do Gozo (il monte della gioia), quando Santiago inizia a comparire all’orizzonte, le prime lacrime spingono per uscire… ma non è ancora tempo. Da lontano vediamo la famosa scultura eretta in occasione della visita di Giovanni Paolo II ma non ci avviciniamo perché c’è una sorta di raduno con centinaia di ciclisti… ormai non sopportiamo più la confusione.
Con passo determinato andiamo avanti scendendo, fino ad entrare nella periferia di Santiago. Leggere i cartelli segnaletici è già una grande emozione, ma mancano ancora diversi chilometri per arrivare al Casco Antico (zona antica della città).
Proseguiamo con ansia ed emozione tra le strade che si trasformano piano piano da moderne ad antiche, quasi facendoti fare un salto indietro nel tempo. Qui è festa oggi, così, i vicoli della città antica sono colorati di bancarelle e popolati di saltimbanchi in costume.
Camminiamo tra la gente, quasi stordite, ma determinate. Fino a quando non sentiamo le cornamuse ed i tamburi, è musica celtica, suonata da artisti di strada sotto un arco. Passiamo sotto l’arco con una colonna sonora da sogno e appena svoltiamo l’angolo, davanti a noi e sulla sinistra si apre in tutta la sua vastità la Piazza dell’Obradoiro. Ci voltiamo ed ecco la Cattedrale con le sue guglie e le sue cancellate, con i 33 gradini ed il flusso di colorati pellegrini che ascende. Sento ancora le cornamuse quando mi prostro a baciare a terra, sotto il peso del mio zaino, tra le lacrime di gioia. Piangiamo e ci abbracciamo, ci abbracciamo e ridiamo. La gioia è incontenibile!
Ci rechiamo al Seminario Maior San Martin del Pinario (praticamente di fronte l’entrata laterale della Cattedrale), prenotato da mesi. E’ l’unica struttura che abbiamo prenotato, non ci sembrava onesto affrontare un Cammino prenotando tutte le strutture in cui soggiornare, eppure molti lo fanno.
Scopriamo che la prenotazione per errore, anziché per una doppia, è per due singole. Così dormiamo separate, quello che inizialmente ci sembra triste è forse l’ultima tappa di un viaggio che è, prima di tutto, individuale. Probabilmente domani riusciranno a darci una doppia ma stanotte, in queste cellette spartane risalenti a secoli fa, ci tocca stare con noi stesse. Le finestre danno sui tetti di Santiago, si vedranno le stelle; la Via Lattea (con cui spesso si indica il Cammino di Santiago) è sopra di noi.
Ci rechiamo all’Ufficio del pellegrino dove controllano le nostre credenziali e, con tanti complimenti, la nostra Compostela con i nomi in latino. Le domande del personale dell’Ufficio lasciano intendere stupore: “Da Saint Jean?!? E’ la prima volta? Lo rifarete?”. Quien sabe, chi lo sa, rispondo io al’ultima domanda che, prima di tutto, è un interrogativo interiore.
Andiamo a Messa, una Messa piena di zaini, di scarpe logore, di pellegrini in lacrime. Durante la Messa altro momento emozionante: il rito del Botafumeiro, l’enorme incensiere che viene fatto ondeggiare per tutta la cattedrale da un gruppo di uomini in saio. Nel Medioevo veniva usato per profumare la cattedrale coprendo il puzzo dei pellegrini. Oggi vive il contrasto di un rito dalle antiche radici e di tutti gli smartphone alzati con cui viene ripreso.
Nella cattedrale rivediamo molti dei pellegrini incontrati frequentemente fin dalle prime tappe del percorso. Il ragazzo israeliano della cena Roncisvalle e, finanche, le sorelle italiane. Elide oggi compie 50 anni, anche lei piange.
Finita la Messa torniamo in stanza a mangiare in modo fai-da-te con i sobri resti dei giorni precedenti. Poi, andiamo in gita. Visti i tempi ristretti non prevediamo di raggiungere a piedi FInisterre (servirebbero almeno altri tre giorni di Cammino ed un altro per il viaggio, mentre io devo riprendere il lavoro). Così, direttamente al Pinario, compro una gita. Con 36 euro ti portano in giro un pomeriggio: Puente Maceira, Muxia, Finisterre. Ci sono altri pellegrini con noi. Arrivare a FInisterre, al chilometro zero, è emozionante. Da lì si vede l’Oceano, con le correnti che si uniscono da un lato e dall’altro della Punta. I gabbiani volano nel cielo terso ed il fumo dei vestiti bruciati dai pellegrini, secondo un’antica usanza, che ascende.
Qui tramonta il sole. E’ la fine del mondo o solo la fine di un altro giorno, il Cammino termina qui, ma domani inizierà un altro Cammino, quello della vita.
Al rientro dalla gita (ore 20:30), andiamo a cena presso “Casa Manolo”, ristorante suggerito da un’amica crotonese prima della partenza. Con 9 euro cadauna ci offrono del buon cibo.
Poi andiamo a nanna… Siamo stanche, troppe emozioni.
Cammino di Santiago 2012 – Indice
L’idea del cammino
La preparazione dello zaino
Le credenziali
La partenza
Roma-Saint Jean Pied de Port
Le tappe
Saint Jean Pied de Port – Roncisvalle
Roncisvalle-Zubiri
Zubiri-Pamplona
Pamplona-Puente La Reina
Peunte La Reina-Estella
Estella-Torres del Rio
Torres del rio-Logrono
Logrono-Najera
Najera-Redecilla del Camino
Redecilla del Camino-San Juan Ortega
San Juan de Ortega – Burgos
Burgos-Hontanas
Hontanas-Boadilla del Camino
Boadilla del Camino – Carrion de los Condes
Carrion de los Condes – Moratinos
Moratinos – El Burgo Ranero
El Burgo Ranero – Leon
Leon – San Martin del Camino
San Martin del Camino – Astorga
Astorga – Foncebadon
Foncebadon – Ponferrada
Ponferrada – Villafranca del Bierzo
Villafranca del Bierzo – O Cebreiro
O Cebreiro – Triacastela
Triacastela – Sarria
Sarria – Portomarin
Portomarin – Palas de Rei
Palas de Rei – Arzùa
Arzùa – Arca do Pino (O Pedrouzo)
Arca do Pino (O Pedrouzo) – Santiago de Compostela
Epilogo
Santiago de Compostela – Todo se cumple!
Puente Maceira – Muxia – Finisterre
A casa
Reportage il Quotidiano