La partenza e la tappa – 2 maggio 2017
Ci diamo la carica con una ricca e varia colazione, insieme ad un analgesico per il mal di testa! Poi, subito, in marcia. Almeno io e Domenico, Catia ancora non se la sente e procede con altri mezzi. E’ una giornata molto assolata, perciò fa molto caldo. Camminiamo a mezze maniche. Il tragitto è piacevole, anche se la salita a Recanati è molto faticosa. Ero stata a Recanati con i miei genitori; mi portarono in viaggio, al posto di mandarmi in gita scolastica di quinta elementare. Mi portarono esattamente presso tutte le tappe previste dal programma del mancato viaggio di istruzione, tra cui Recanati, paese natale del mio amato Leopardi.
La poesia del cammino, la poesia nel cammino: Recanati e Giacomo Leopardi
Qui tutto parla di lui: i versi che troneggiano per le vie cittadine, le targhe sui palazzi, fino alla sua statua, che si eleva imponente sulla piazze. Obbligo il buon Domenico ad una approfondita visita presso tutti i luoghi celebri della vita e della poetica di Leopardi: la sua casa natale, la piazza, il campanile… Domenico è visivamente provato, ma mi accontenta trasportando anche il peso della sporta di cibo appena acquistata. Ci fermiamo a consumare il panino poco prima del confine di Recanati, prima di iniziare la discesa. Manca poco all’arrivo a Loreto, fa molto caldo e l’ultimo tratto è davvero faticoso.
Loreto
Dopo un’ardua salita arriviamo alla piazza di Loreto, ci ricongiungiamo con Catia che aveva già trovato sistemazione presso la Domus Pacis.
Visitiamo la Basilica con la Santa Casa al suo interno, la leggenda vuole che sia la casa di Maria, trasportata dagli angeli direttamente dalla Terra Santa.
Chiediamo l’attestato di certificazione del cammino compiuto, lasciando un’offerta, Domenico si ferma a messa, mentre noi proseguiamo il nostro giro.
La cena
Prima di rinfrescarci, tappa obbligata dall’amica Donatella, presso il Comune di Loreto. Rivedo Donatella con grande gioia, è una vecchia collega ed amica. Ha fatto il Cammino di Santiago, da sola, dopo aver sentito il mio entusiasta racconto. Ha lasciato la famiglia per dieci giorni, prendendo per la prima volta l’aereo e mettendosi in cammino da sola. E’ tornata diversa, arricchita e ha deciso di cambiare vita, trasferendosi a Loreto e chiedendo mobilità presso tale ente. Al Comune si vede che è ben voluta. Mi presenta colleghi, sindaco e segretario comunale. Tutti molto cortesi. Ci invita a cena a casa sua.
Così, dopo una necessaria doccia, ci prepariamo e la raggiungiamo a casa, dove ci attendono Donatella, insieme al marito e ai tre figli. La serata è davvero piacevole, Donatella e la famiglia ci fanno sentire a casa. Non ci vedevamo da diversi anni, ma è sempre come se nulla fosse cambiato. Si offrono di accompagnarci alla fermata dell’autobus la sera seguente, anche perché la stessa è in mezzo all’autostrada, nel nulla. Li salutiamo e ci aggiorniamo a domani.
Con il cuore allegro e i piedi stanchi, ci spostiamo in una solitaria Loreto alla volta della Domus Pacis, dove cadiamo tra le braccia di Morfeo.
The day after – 3 maggio 2017
Ci rechiamo a fare colazione presso il Ristorante Tacabanda, convenzionato con la Domus Pacis. Consumeremo qui il pranzo, non prima di una visita approfondita alla Basilica di Loreto ed al centro cittadino. Il pranzo è molto deludente sia per quanto riguarda la qualità del cibo e sia per la (non) accoglienza del personale. Per me che sono vegetariana, poi, assolutamente non mi sono state prospettate alternative. Il cameriere ci serviva con aria seccata e per nulla disponibile. Gli arredi antiquati, mettevano voglia di andar via prima possibile.
La ripartenza
Riposiamo un pochino nel pomeriggio, con gli zaini già pronti, per poi raggiungere Donatella e la famiglia. Insieme andiamo a fare un giro turistico sul mare a Porto Recanati. Ci portano a cena in una sorta di pub molto carino. Stiamo bene insieme e passiamo davvero una piacevole serata. Tuttavia, presto arriva l’orario di partire. Con un po’ di commozione ci accompagnano alla fermata in mezzo al nulla.
Saliamo sull’autobus con la malinconia che accompagna il cammino concluso e l’entusiasmo per nuove mete, rafforzati nello spirito e temprati nel corpo. La nostra amicizia è ormai saldata e siamo certi che non ci separeremo mai.