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La Via Lauretana – Sesta e ultima tappa Macerata-Loreto

La partenza e la tappa – 2 maggio 2017

Ci diamo la carica con una ricca e varia colazione, insieme ad un analgesico per il mal di testa! Poi, subito,  in marcia. Almeno io e Domenico, Catia ancora non se la sente e procede con altri mezzi. E’ una giornata molto assolata, perciò fa molto caldo. Camminiamo a mezze maniche. Il tragitto è piacevole, anche se la salita a Recanati è molto faticosa. Ero stata a Recanati con i  miei genitori; mi portarono in viaggio, al posto di mandarmi in gita scolastica di quinta elementare.  Mi portarono esattamente presso tutte le tappe previste dal programma del mancato viaggio di istruzione, tra cui Recanati, paese natale del mio amato Leopardi.

La poesia del cammino, la poesia nel cammino: Recanati e Giacomo Leopardi

Qui tutto parla di lui: i versi che troneggiano per le vie cittadine, le targhe sui palazzi, fino alla sua statua, che si eleva imponente sulla piazze. Obbligo il buon Domenico ad una approfondita visita presso tutti i luoghi celebri della vita e della poetica di Leopardi: la sua casa natale, la piazza, il campanile… Domenico è visivamente provato, ma mi accontenta trasportando anche il peso della sporta di cibo appena acquistata. Ci fermiamo a consumare il panino poco prima del confine di Recanati, prima di iniziare la discesa. Manca poco all’arrivo a Loreto, fa molto caldo e l’ultimo tratto è davvero faticoso.

Loreto

Dopo un’ardua salita arriviamo alla piazza di Loreto, ci ricongiungiamo con Catia che aveva già trovato sistemazione presso la Domus Pacis.

Visitiamo la Basilica con la Santa Casa al suo interno, la leggenda vuole che sia la casa di Maria, trasportata dagli angeli direttamente dalla Terra Santa.

Chiediamo l’attestato di certificazione del cammino compiuto, lasciando un’offerta, Domenico si ferma a messa, mentre noi proseguiamo il nostro giro.

La cena

Prima di rinfrescarci, tappa obbligata dall’amica Donatella, presso il Comune di Loreto. Rivedo Donatella con grande gioia, è una vecchia collega ed amica. Ha fatto il Cammino di Santiago, da sola, dopo aver sentito il mio entusiasta racconto. Ha lasciato la famiglia per dieci giorni, prendendo per la prima volta l’aereo e mettendosi in cammino da sola. E’ tornata diversa, arricchita e ha deciso di cambiare vita, trasferendosi a Loreto e chiedendo mobilità presso tale ente.  Al Comune si vede che è ben voluta. Mi presenta colleghi, sindaco e segretario comunale. Tutti molto cortesi. Ci invita a cena a casa sua.
Così, dopo una necessaria doccia, ci prepariamo e la raggiungiamo a casa, dove ci attendono Donatella, insieme al marito e ai tre figli. La serata è davvero piacevole, Donatella e la famiglia ci fanno sentire a casa. Non ci vedevamo da diversi anni, ma è sempre come se nulla fosse cambiato. Si offrono di accompagnarci alla fermata dell’autobus la sera seguente, anche perché la stessa è in mezzo all’autostrada, nel nulla. Li salutiamo e ci aggiorniamo a domani.
Con il cuore allegro e i piedi stanchi, ci spostiamo in una solitaria Loreto alla volta della Domus Pacis, dove cadiamo tra le braccia di Morfeo.

The day after – 3 maggio 2017

Ci rechiamo a fare colazione presso il Ristorante Tacabanda, convenzionato con la Domus Pacis. Consumeremo qui il pranzo, non prima di una visita approfondita alla Basilica di Loreto ed al centro cittadino. Il pranzo è molto deludente sia per quanto riguarda la qualità del cibo e sia per la (non) accoglienza del personale. Per me che sono vegetariana, poi, assolutamente non mi sono state prospettate alternative. Il cameriere ci serviva con aria seccata e per nulla disponibile. Gli arredi  antiquati, mettevano voglia di andar via prima possibile.

La ripartenza

Riposiamo un pochino nel pomeriggio, con gli zaini già pronti, per poi raggiungere Donatella e la famiglia. Insieme andiamo a fare un giro turistico sul mare a Porto Recanati. Ci portano a cena in una sorta di pub molto carino. Stiamo bene insieme e passiamo davvero una piacevole serata. Tuttavia, presto arriva l’orario di partire. Con un po’ di commozione ci accompagnano alla fermata in mezzo al nulla.

Saliamo sull’autobus con la malinconia che accompagna il cammino concluso e l’entusiasmo per nuove mete, rafforzati nello spirito e temprati nel corpo. La nostra amicizia è ormai saldata e siamo certi che non ci separeremo mai.

La Via Lauretana – Quinta tappa Tolentino – Macerata

La partenza e la tappa – 1 maggio 2017

Partiamo da Macerata io e Domenico, infatti Catia decide di proseguire con altri mezzi. Dopo una ricca colazione ci mettiamo in cammino. Sotto un sole piacevole attraversiamo campi di papaveri rossi e di piselli. Domenico ne raccoglie qualche manciata e li gustiamo per strada. Nonostante la tappa sia perlopiù su asfalto, camminare non è faticoso. Dopo esserci fermati per un pic nic in un giardino, ci rimettiamo in marcia alla volta di Macerata. La vediamo da lontano, è posta su un colle, e la raggiungiamo in breve tempo.

Prima del nostro ingresso in città, gustiamo un gelato. Per poi procedere alla volta della nostra accoglienza, dove troviamo già Catia ad attenderci.

L’accoglienza

Abbiamo prenotato presso l’Hotel Arcadia, situato in una posizione abbastanza centrale. E’ molto moderno con stanze pulite ed accoglienti ed il personale molto gentile.
La stanza tripla che ci assegnano è un po’ piccolina, a differenza del bagno molto grande e munito di prodotti di igiene particolari all’olio d’oliva.

Giro turistico e cena

Dopo una rinfrescata scendiamo a fare un giro per la città, scattando qualche foto presso lo Sferisterio (un particolare teatro posto all’ingresso del centro) e visitando qualche chieda. Purtroppo, essendo il primo maggio, molti negozi e locali sono chiusi, ma la città merita davvero una piacevole passeggiata per le strade di questa bellissima città che sta cercando di risollevarsi dalle conseguenze del terremoto!

Ci fermiamo a cenare presso il Ristorante “La Caffetteria”, una sera da ricordare: per la qualità ottima del cibo, la cortese e premurosa accoglienza e il prezzo assolutamente equo.
Quando per molti era il Primo maggio Festa del lavoro e giorno di chiusura (mentre sul web risultavano aperti!) il personale della Caffetteria era pienamente operativo e accogliente! Il cameriere, Andrea, è un carissimo ragazzo con una grande passione per la caffetteria (che sta valorizzando con apposito percorso di studio e ricerca): ci ha serviti con gentilezza estrema e grande professionalità. Abbiamo avuto il piacere di conoscere anche la mamma (chef) e il papà, entrambi operativi nel ristorante. Una bella famiglia che lavora con serietà e correttezza.

Abbiamo goduto di una cena fantastica, ricercata, varia e ad un prezzo ottimo. E’ stata una serata molto rilassante e all’insegna della condivisione e dell’allegria, aspetti che non possono mancare durante un cammino.

Andiamo a dormire con il pensiero che domani sarà l’ultima tappa. Già risale nelle vene quel sentimento misto di gioia per l’imminente arrivo e malinconia per la conclusione del cammino.

 

La Via Lauretana – Quarta tappa Camerino-Tolentino

La tappa Camerino – Tolentino 30 aprile

Oggi tappa lunga. Sarebbe stato piacevole rimanere a dormire al calduccio, ma partiamo abbastanza presto. Prendiamo solo un caffè, perché ancora ci sentiamo sazi dalla buonissima cena di ieri sera.

Non riusciamo ad uscire facilmente da Camerino e giriamo mezzora davanti ai soldati dell’Esercito posti a presidio delle zone pericolanti della città. I soldati più volte ci allontanano dalla zona rossa e a noi non resta che cercare la strada giusta ad intuito.

Finalmente imboccati la giusta direzione, marciamo alla grande. Oggi cammina con noi anche Catia, intenzionata a superare le difficoltà incontrate sul Cammino.

Arrivati a Bistrotto decidiamo di sostare per un caffé, pertanto ci fermiamo al Ristorante L’Eremo. Una gentilissima ragazza ci accoglie e ci offre (gratis) non soltanto i due caffè ma anche  due bottiglie di acqua grandi, cioccolatini e pezzi di uova di Pasqua. Che gentile!

Proseguiamo incrociamo anche un gruppo di oltre 100 persone che prosegue in direzione contraria alla nostra.  Sono i camminatori della marcia “In cammino per Camerino”, evento organizzato per tenere alta l’attenzione sui danni del terremoto nella zona.

Acquistiamo della frutta e facciamo diverse soste.

Arriviamo a Belforte del Chienti e decidiamo di proseguire unendo la tappa successiva fino a Tolentino.  Pare non si arrivi mai e la vescica creatasi sotto il mio piede si fa sentire. Anche Catia inizia a soccombere.
Finalmente attraversiamo il Ponte del Diavolo e arriviamo in città. Qualche signora ci ferma dalla finestra e ci interroga sul nostro cammino

L’arrivo e l’accoglienza

Alloggiamo presso l’Hotel Milano, in una tripla (al costo di 45 € a testa con trattamento di mezza pensione). Avevamo prenotato telefonicamente circa due giorni fa.

L’Hotel è molto desueto ma pulito e i titolari gentili.
Ceniamo senza infamia né lode,

Poi Catia va a dormire e io e Domenico scendiamo a fare 4 passi. La città è molto bella anche se i danni del terremoto sono ben visibili.  Proprio a causa dei danni molte chiese sono chiuse.  Prendiamo un rum ad un bar e parliamo molto. Discorriamo delle aspettative circa i punti importanti della vita e ci interroghiamo su quale sia il giusto equilibrio tra accontentarsi e cercare altro.

Quando torniamo in stanza, Catia già dorme. L’alcol e la stanchezza fanno la loro parte e ci addormentiamo anche noi.

 

La Via Lauretana – Terza tappa Colfiorito – Camerino

La tappa 29 aprile 2017

Avviamo la giornata con una ricca colazione al bar… cappuccino e pasta alla crema. Io e Domenico ci avviamo mentre Catia resterà a Colfiorito per attendere l’autobus.

Il percorso sembrava abbastanza facile. Tuttavia, la guida segnalava una strada che avrebbe dovuto condurci a Gelagna Alta e invece ci porta in un fitto bosco, senza segnalazioni e senza manutenzione. Così, per paura di esserci persi, dopo essere saliti per un bel po’, riscendiamo per prendere la strada provinciale.

Prima però decidiamo di fare una sosta, così  intorno alle 10.00 ci spariamo un bel panino con formaggio e pomodori. Perché il bello del cammino sono anche questi momenti di pura leggerezza… durante i quali godi di un attimo di relax in ottima compagnia e la pelle baciata dal sole e dal vento.

Arriviamo sotto Camerino per le 2, grazie a Dio il cognato di mia sorella che vive lì, riesce a farci avere i contatti del b&b Happy Houses. Altrimenti, per via del terremoto, sarebbe stato impensabile trovare alloggio a Camerino, anche perché tutte le strutture di accoglienza ospitano gli sfollati del terremoto.

La salita a Camerino è terribile, non soltanto per la pendenza ma anche e soprattutto perché tocchiamo con mano i danni del terremoto. La splendida Camerino è ancora “zona rossa”, presidiata dall’esercito.

L’accoglienza e la cena

Il b&b è molto accogliente, pulito e comodo e paghiamo solo 50 Euro per una stanza tripla. In realtà, ci vengono assegnate due stanze autonome con bagno in comune. Il proprietario si offre anche di accompagnarci in auto a cena, visto che tutto il paese è inaccessibile e si può solo cenare a qualche chilometro di distanza.

Ceniamo da Dio presso il Ristorante Etoile. Spendiamo 48 euro in 3, prendendo 1 pizza rotonda, 3 primi, 2 contorni, 3 dolci, 2 bottiglie di acqua e 1/4 di vino.

Il proprietario ci viene a riprendere per accompagnarci al b&b.

Ci mettiamo a dormire pensando alle tante sofferenze patite da questa popolazione per il terremoto: costretti ancora oggi a vivere al di fuori delle proprie case, con il terrore negli occhi…

 

La Via Lauretana – Seconda tappa Spello – Colfiorito

Seconda tappa – Spello-Colfiorito 28/04/2017

Facciamo colazione alle 6.15 dalle cortesissime suore. La colazione è ricca e sostanziosa: pane, burro, marmellata e caffellatte. Quindi partiamo subito in salita per Spello.

All’improvviso ci bardiamo per contenere la pioggia che, ad un tratto, ci coglie in maniera prepotente. Purtroppo siamo rallentati, perché Catia continua ad avere difficoltà a tenere il passo.

Arrivati a Belfiore ci fermiamo per una sosta, infatti prendiamo un caffè al bar. Un avventore ci consiglia di non scegliere la strada di montagna verso Pale, a causa del pericolo di grandine e della strada ripida.

Ci suggerisce una strada statale che, però, ci porta ad allungare di circa 3 km interamente su asfalto. Catia è sofferente e decide di prendere un autobus a Pale. Ci assicuriamo che tutto sia ok per lei.

Ci soffermiamo in un bar (L’Angoletto di Pale)  a prendere un caffè e veniamo sorpresi da tanta gentilezza. Infatti il caffè ci viene offerto gratuitamente dal barista e una signora straniera lì presente ci intrattiene spiegandoci che con quella deviazione abbiamo perso la possibilità di vedere ben quattro cascate e che la salita non era nulla di difficoltoso.

Col rammarico di aver perso lo spettacolo delle cascate, riprendiamo la salita verso Sostino.

Si sale ancora, ma senza il passo rallentato di Catia, procediamo più speditamente, anche perché, nel frattempo, è uscito uno splendido sole.
Attraversiamo bellissime valli, dai colori saturi e brillanti fino ad arrivare a Colfiorito.

L’accoglienza

Catia è già all’accoglienza, che dovrebbe essere a donativo e invece pretendono 15 euro a testa per il solo pernottamento.

La struttura (una casa di accoglienza parrocchiale) è comoda ma gelata, non c’è posto per stendere i panni.

Chiamo il referente, il parroco don Carlo, che non si fa vedere e che, invece, manda tempestivamente il suo strano attendente per prelevare i soldi.

Chiedo  al Parroco telefonicamente la cortesia di accendere i riscaldamenti per poter asciugare almeno il bucato, ma ci risponde negativamente… ci dice che gli costerebbe 200 euro e che pertanto per lui è antieconomico.

Gli chiedo se ci può procurare almeno una stufa o un asciugacapelli ma anche in tal caso la risposta è negativa.

La delusione per l’accoglienza ricevuta è massima.

La cena

Almeno ci salva la cena. Ci rechiamo quasi di fronte l’accoglienza, alla “Botteguccia degli antichi sapori”. Ad un costo di circa 17 euro  a testa mangiamo un antipasto ricchissimo di numerose portate, tra cui una grande forma di ricotta del giorno. Il proprietario, gentilissimo, ci posiziona vicino al fuoco per consentirci di riscaldarci.

Ultimata la cena andiamo direttamente a nanna. Fuori ci sono zero gradi.

 

La Via Lauretana – Prima tappa Assisi – Spello

La tappa – 27 aprile 2017

Facciamo colazione in Ostello e poi ci mettiamo in cammino. Tutto con molta lentezza. Infatti facciamo molto tardi. Nonostante siano solo 13 km sembrano molti di più.  Sarà la salita dura per raggiungere il centro di Assisi dall’Ostello, sarà l’umidità, oppure perché dobbiamo ancora superare la fase di rodaggio… Sbagliamo strada e facciamo circa 3 km in più.  Catia ha difficoltà a camminare, è decisamente appesantita e fuori allenamento.

L’arrivo e l’accoglienza

Tuttavia, attraversiamo i meravigliosi paesaggi umbri e ci iniziamo a calare nell’atmosfera di paeselli da sogno, come Spello, dove arriviamo per le 15.  Tuttavia, a causa della stanchezza e della pioggia non usciamo per visitare il paese.

Alloggiamo presso il Convento di San Damiano delle Suore Missionarie Francescane. Veniamo alloggiati in una tripla.
Dopo una doccia andiamo a messa con le suore. Cerchiamo di stendere i panni sotto il portico, evitando la pioggia. Non credo si asciugherà nulla.

Infine, aspettiamo l’ora di cena con ansia, un’ per il freddo e un po’ perché abbiamo saltato il pranzo.

Pensieri alla rinfusa prima di dormire…

Il ricordo più bello della giornata odierna resteranno le 24 suore presenti, delle quali 14 in carrozzina, essendo una sorta di casa di riposo per religiose. In particolare, non dimenticheremo mai la responsabile, suor Anna, una giovane religiosa che non si ferma un istante… correndo dal rispondere al citofono al suonare la tastiera per animare la messa, dal cercare una dentiera sparita ad una suora fino a preparare la cena e sparecchiare… la ricorderemo sempre come esempio di servizio estremo!

Le suore sono gentilissime e molto accoglienti.

Ci preparano la cena e si premurano di cucinare qualcosa anche per me che sono vegetariana. Cuociono un brodo vegetale con pasta e, per me, una cotoletta di soia. Uniscono caponata di verdure, fagiolini, insalata e frutta.
Lasciamo un’offerta a donativo per l’ospitalità, la cena e la colazione.

Sono le 20.15, ci mettiamo a nanna. Domani tappa lunga (28 km) e colazione prevista per le 6,30.

Oggi abbiamo pregato tanto… lodi, rosario, messa e vespri… non sono così adusa a tanta preghiera… però ok. Siamo pellegrini…

La via Lauretana – Descrizione

I Cammini italiani nulla hanno da invidiare al ben più noto Cammino di Santiago, anzi spesso sono adatti ad esperienze più intime e spirituali. Rinunciando alla socialità tipica degli ostelli sul Cammino di Santiago con i pregi e difetti che ciò comporta, è possibile, invece, assaporare il silenzio e la frugalità dei pasti. Avendo già percorso il più frequentato Cammino di Assisi, abbiamo scelto così di percorrere la Via Lauretana. La Via Lauretana è il cammino che parte da  Assisi e conduce a Loreto.

Una scelta  un po’ incosciente, forse, in considerazione del recente terremoto che ha colpito le zone attraversate dal Cammino e, in alcuni casi, il perdurare delle scosse. Eppure percorrere una via che fosse la prosecuzione ideale del Cammino di Assisi ci è parso naturale.

La guida e la viabilità post terremoto

Per il Cammino abbiamo adoperato la guida della Via Lauretana Edizioni Terre di Mezzo. Il nostro cammino è stato percorso dopo il terremoto e non abbiamo avuto particolari problemi per la viabilità (tranne in entrata ed in uscita da Camerino, in cui le strade erano bloccate dall’esercito), mentre per le accoglienze il problema è reale.

In generale la guida è abbastanza attendibile per ciò che riguarda la via anche se non proprio precisissima.

In ogni caso, prima di percorrere  questa Via, conviene sentire prima l’organizzazione  http://www.camminilauretani.eu/it/contatti.html  per accertarsi delle disponibilità delle accoglienze.

Le tappe

Avendo a disposizione solo una settimana, abbiamo optato per la seguente  suddivisione delle tappe:

0 – La partenza e l’arrivo ad Assisi   

1° Tappa: Assisi – Spello

2° Tappa: Spello – Colfiorito

Le tappe da noi seguite (approssimativamente quelle suggerite dalla guida Terre di mezzo) sono fattibilissime, anche se  il percorso è quasi interamente su asfalto.

Con riferimento alla quarta tappa Camerino – Belforte del Chienti – Tolentino noi non siamo proprio passati da Muccia per i postumi del terremoto.

Le accoglienze

Dal momento che sono zone colpite dal terremoto, spesso è stato difficile trovare ospitalità anche nelle pensioni/hotel, perché quasi tutte le accoglienze (povere, parrocchiali e private) erano state occupate dai terremotati.

Quindi, dal momento che la gran parte delle strutture segnalate dalla guida non erano operative, abbiamo avuto grossi problemi a trovare dove dormire, pertanto abbiamo prenotato molto tempo prima sia ad Assisi che a Loreto (località turistiche sempre piene) e almeno un paio di giorni prima nelle altre tappe.

 

La Via Lauretana – Partenza da Crotone e arrivo ad Assisi

La partenza da Crotone e l’arrivo ad Assisi

E’ bello indossare di nuovo i panni del pellegrino! Riprovare quel brivido di ansia mista a meraviglia, curiosità e paura. Partiamo da Crotone il 25 aprile 2017. Ci ritroviamo alla stazione degli autobus e Domenico, sempre gentile, ci accoglie con un libro di preghiere e un crocifisso per ciascuna.  Prendiamo un autobus alle ore 22,30 per arrivare a Perugia alle 8,30. Dopo una veloce colazione prendiamo un autobus per Santa Maria degli Angeli. Ci fermiamo per una breve visita alla chiesa luogo simbolo della vita di San Francesco, la Porziuncola. Ho visto la Porziuncola per la prima volta  in gita scolastica, facevo la terza elementare. Mi ha subito colpito e impressionato quella chiesetta piccola e povera all’interno della grande e spaziosa cattedrale, sembrava quasi spaurita. Un microcosmo nel macrocosmo. E poi ricordavo perfettamente le bianche tortorelle che accolgono mansuete i visitatori, nonché il roseto senza spine.

Assisi, l’Ostello e il pranzo

Ci rechiamo con un bus all’Ostello della pace, prendendo una tripla al costo di 22 euro a testa, comprensive di lenzuola. L’Ostello è pulito ,ma ci rendiamo conto che è un po’ distante dal centro e posto più in basso, sarà dura iniziare la prima tappa con lo zaino e tale salita!

Ci rechiamo subito a visitare la basilica di San Francesco, un luogo sempre profondamente ricco di spiritualità. Per pranzo scegliamo una trattoria del Calendimaggio. E’ la seconda volta che ho la possibilità di assistere a tale ricorrenza: un mese di festeggiamenti in stile medievale: gente con vestiti d’epoca, palazzi bardati con scudi e stemmi, sbandieratori e altre interessanti iniziative. Mangiamo piatti tipici: io tarta al testo con formaggio e verdure e patatine fritte al costo di circa 8 euro.

L’Eremo delle carceri

Il pomeriggio visitiamo l’Eremo delle carceri. Infatti, mi ero ripromessa tante volte di andarvi ma senza riuscirci. Percorriamo un po’ a fatica per la stanchezza del viaggio i 4 km in salita che separano il centro di Assisi all’Eremo, collocato sulla cima del Monte Subasio. Tuttavia, ne vale veramente la pena: si respira un’atmosfera di grande intimità con l’Assoluto che ci aiuta ad entrare nello spirito del Cammino, come recita un cartello posto all’ingresso: “Grandi sono le opere dell’Eterno, ricercate da tutti quelli che si dilettano in esse” (Salmo 111,2).

Perché qua tutto parla di Lui: l’altare del Tau; il silenzio, valorizzato soltanto dal canto delle rondini; gli alberi che spiccano con l’esplosione di colori primaverili; la cupola della Basilica che, come un faro nella notte, guida il viandante nella discesa. Si sale a passo lento, per la fatica e per il peso di sé; si scende leggeri, a passo spedito, quando ormai le zavorre sono  state abbandonate. Ora sì che siamo pronti per iniziare il Cammino.

La cena e la buonanotte

Dopo una visita ad un altro luogo simbolo di Assisi, la chiesa di San Rufino, ci rechiamo in Cattedrale per la Messa del pellegrino in Basilica Inferiore.

Infine, chiudiamo  la giornata con una cena “Alla Casa di Bacco”, venendo attratti dal cartello all’ingresso. Prendo una crema di ceci all’olio di tartufo;  non hanno granché per vegetariani, ma il personale è gentile e il prezzo contenuto (8 euro).

Infine, torniamo in Ostello, predisponiamo i sacchi a pelo e poi a ninna, pronti per la prima tappa.

Prima di addormentarmi penso che non potrei trovarmi in migliore compagnia: Catia, pellegrina insieme a me sul Cammino di Santiago nel 2012 (francese) e sul Cammino di Assisi, nel 2014: un po’ burbera, forse, ma una roccia su cui poggiarsi; e Domenico, pellegrino doc, molto religioso, gentile e premuroso: un vero cavaliere! Catia e Domenico, tutti e due molto spirituali ma, al contempo, non bigotti. Due amici fraterni. Sono serena, mi sento al sicuro, non vedo l’ora di partire.

 

Via Lauretana 2017 – in cammino da Assisi a Loreto

Ho percorso a piedi questo Cammino (da Assisi a Loreto) nel 2017, insieme ai pellegrini Catia e Domenico.
Il nostro Cammino si è svolto dal 26 aprile 2017 al 2 maggio 2017 e si è snodato lungo le seguenti tappe:
1° Tappa: Assisi – Spello
2° Tappa: Spello – Colfiorito
3° Tappa: Colfiorito – Camerino
4° Tappa: Camerino – Belforte del Chienti – Tolentino
5° Tappa: Tolentino – Macerata
6° Tappa: Macerata – Loreto
NB: Il Cammino non sempre è segnalato e attraversa alcune zone fortemente colpite dal terremoto, quindi l’ospitalità è ridotta anzi, in alcuni luoghi, proprio assente.

Via Lauretana 2017 - Assisi, Basilica di San Francesco
Via Lauretana 2017 – Assisi, Basilica di San Francesco
Via Lauretana 2017 - Eremo delle Carceri (Assisi)
Via Lauretana 2017 – Eremo delle Carceri (Assisi)
Via Lauretana 2017 - Arrivo a Loreto
Via Lauretana 2017 – Arrivo a Loreto

Nel seguente video, vi è una sintesi del Cammino corredata da fotografie e alcune informazioni.

Colonna sonora del video:
Master of the Feast by Kevin MacLeod is licensed under a Creative Commons Attribution license (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)
Source: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1400019
Artist: http://incompetech.com/

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