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Apertura del Cammino della Magna Grecia

In arrivo un gruppo di Camminatori da ogni parte d’ Italia

C’è grande attesa per l’arrivo del primo gruppo di dodici escursionisti sul Cammino della Magna Grecia. Si tratta del gruppo organizzato dal tour operator Viaggi Avventure nel Mondo e coordinato da Massimo Castellucci che, dal 6 al 13 maggio, si sposterà lungo alcune delle tappe dell’itinerario realizzato dall’Associazione Passi Consapevoli Cammino e Meditazione.

Nel pomeriggio del giorno 6 maggio, alle ore 17.00, il gruppo si riunirà presso la libreria Cerrelli, dove verrà salutato dai rappresentati delle istituzioni che hanno patrocinato l’iniziativa, tra cui la Provincia di Crotone, con il Presidente  Sergio Ferrari, ed il Comune di Crotone con  il Sindaco Vincenzo Voce, l’Assessore al Turismo Maria Bruni ,

l’ Assessore alla  cultura   Nicola Corigliano, e da altri  sindaci e assessori dei comuni attraversati dai camminatori e che hanno collaborato al progetto. Con l’occasione i partecipanti riceveranno la credenziale del Cammino, il passaporto che contraddistinguerà i camminatori sull’itinerario. Seguirà una passeggiata nel centro storico della città capoluogo.

Il giorno seguente i camminatori inizieranno il loro tour a piedi sul territorio, grazie ad una serie di tappe che li porterà ad attraversare i comuni di Crucoli, Umbriatico, Verzino, Casabona, San Giovanni in Fiore, Caccuri, Santa Severina. L’ultima tappa, sabato 13 maggio, porterà i camminatori da Marinella (Isola Capo Rizzuto) a Capo Colonna, dove visiteranno anche il Museo e l’Area Archeologica. Nel pomeriggio seguirà la passeggiata al Castello e, presso l’attigua sede del Rotary, la consegna delle attestazioni.

Finalmente l’apertura del Cammino della Magna Grecia diventa una realtà – afferma Adele Scorza, Presidente dell’Associazione Passi Consapevoli promotrice del Cammino della Magna Grecia – Questo è un importante risultato che ci induce a ben sperare per il futuro del nostro territorio. Ovviamente non ci fermeremo ma proseguiremo nell’opera di valorizzazione delle singole tratte di questo importante progetto. Ringraziamo sin da subito  le istituzioni,  le associazioni e tutti i singoli soggetti che stanno partecipando alla buona riuscita dell’iniziativa”.

L’idea del Cammino della Magna Grecia, lanciata nel 2013, diventa finalmente realtà – sono le parole di Claudia Rubino, Vicepresidente e ideatrice del Cammino della Magna Grecia – l’arrivo di questi primi camminatori sarà determinante per tracciare il futuro dell’itinerario poiché spesso il destino dei Cammini viene fatto dal passaparola. Ma noi siamo fiduciosi che quanto incontreranno i nostri ospiti sarà positivo: paesaggi incantevoli dal mare ai monti, prelibatezze enogastronomiche, artigianato d’eccellenza, un patrimonio storico di grande pregio e, non per ultimo, l’accoglienza proverbiale delle persone del nostro territorio”.

“L’essere coinvolti ,come comune di Crotone, in questa iniziativa”, afferma l’assessore Bruni, “è un’opportunità per rafforzare l’offerta turistica, destagionalizzarla ed attivare iniziative che superano i confini locali. Andranno migliorati i servizi di accoglienza dei turisti, a partire da quelli pubblici ma auspico che anche gli operatori economici del territorio si organizzino al fine di far trovare il territorio pronto all’ospitalità”.

Anche l’assessore Corigliano “sposa in pieno l’iniziativa di Passi consapevoli e ne ringrazia i componenti per il loro lavoro di promozione del nostro territorio e della nostra cultura. Questa iniziativa è concretamente una grande opportunità per far conoscere la nostra terra, così ricca di varietà nei paesaggi, ricca di storia millenaria.

Accogliamo dunque con gioia questi primi camminatori, offrendogli le bellezze della nostra terra, il cibo e le nostre tradizioni, certi che non ritorneranno nei loro paesi senza portarsi nel cuore un pezzettino del nostro territorio. E siamo certi che il passaparola porterà altri camminatori ed altri ancora. Grazie all’associazione, è prezioso il vostro lavoro. Io posso dire che l’amministrazione  tutta è tesa al potenziamento dei servizi di accoglienza, al fine di offrire sempre una migliore ospitalità, perché il futuro della nostra terra è nella cultura e nel turismo”.

Anche il Presidente della  Provincia di Crotone,   cogliendo il valore turistico e promozionale dell’iniziativa,  ribadisce  il suo impegno a sostenere gli eventi e a   farsi  portavoce con i comuni coinvolti nell’itinerario . Dichiara  inoltre che

“quanto prima si procederà alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa affinchè gli obiettivi di promozione dei borghi e la promozione delle peculiarità dei luoghi del territorio provinciale siano perseguiti con la collaborazione di tutti. La Provincia è “La casa dei comuni” e per questo le finalità dell’ente sono quelle dirette alla promozione di iniziative come questa e di far conoscere le bellezze del territorio tutto”.

 

 

 

Direzione digitale… ci saremo anche noi!

Ci saremo anche noi a prender parte e raccontarvi l’incredibile evento messo in piedi da Instaruga con “Direzione digitale 2022”, nelle prossime date del 23/24/25 Aprile!
Direzione digitale: un viaggio dentro la Calabria con le tappe di Instaruga. 🌅
↔️ Un evento unico per un turismo sostenibile e la promozione digitale del territorio, inserito tra le tappe off del Festival nazionale del turismo responsabile IT.A.CÀ.

✅ 15 tappe
✅ + di 30 organizzazioni partecipanti
✅ + di 1 milione di followers
✅ 9 comuni coinvolti
✅ 3 giorni di escursioni tra cultura, natura, persone
➡️ E un Workshop conclusivo a Melissa per condividere le buone pratiche di promozione territoriale e costruire, insieme, un manifesto per una Calabria turistica, sostenibile e digitale.

https://fb.watch/cutklGfmGa/

Cammino di Gioacchino da Fiore in Calabria

Cammino di Gioacchino da Fiore in Calabria edito sulla rivista “Cammini” Sprea Editore, n. 5.

Attraverso le faggete della Sila
apprezzando l’aroma di muschi e
licheni, scopriamo una zona ancora
poco nota di questa regione per
ritemprare corpo e spirito tra le pareti
di un’antica Abbazia: questo e tanto
altro sui passi del teologo calabrese.

Cammino di Gioacchino n. 5 2021 edito sulla rivista “Cammini” Sprea Editore, n. 5. (Coperto da copyright, riproduzione consentita citando la fonte)

Cammino di Gioacchino n. 5 2021 pag. 1
Cammino di Gioacchino n. 5 2021 pag. 1
Cammino di Gioacchino n. 5 2021 pag. 2
Cammino di Gioacchino n. 5 2021 pag. 2

Per ritirare la rivista o gli arretrati: www.sprea.it/cammini

#Cammini è la prima rivista interamente dedicata a chi vuole riscoprire l’Italia e l’Europa a piedi: un modo nuovo di vivere la Natura, tra storia e tradizione. Dal Cammino di Santiago alla Via Francigena e, a seguire, tanti altri antichi sentieri che, negli ultimi anni, sono sati riscoperti, riattivati, attrezzati e resi praticabili da una moltitudine crescente di appassionati.

Copertina Cammini n. 5
Quarta di Copertina Cammini n. 5

Leggi gli altri miei articoli presenti sul n. 5/2021 di Cammini

#Cammini è la prima rivista interamente dedicata a chi vuole riscoprire l’Italia e l’Europa a piedi: un modo nuovo di vivere la Natura, tra storia e tradizione. Dal Cammino di Santiago alla Via Francigena e, a seguire, tanti altri antichi sentieri che, negli ultimi anni, sono sati riscoperti, riattivati, attrezzati e resi praticabili da una moltitudine crescente di appassionati.

Seguendo le orme di Pitagora in provincia di Crotone

Seguendo le orme di Pitagora edito sulla rivista “Viaggi e Cammini”, n. 11 2021, Sprea Editore.

Matematico, filosofo e, per qualcuno, quasi un semidio,
scelse l’antica Kroton per fondare la propria scuola filosofica:
il suo insegnamento permea ancora oggi l’atmosfera
di questi due percorsi verso l’incantevole promontorio di Capo Colonna.

Seguendo le orme di Pitagora Viaggi e Cammini n. 11 2021 (Coperto da copyright, riproduzione consentita citando la fonte)

Seguendo le orme di Pitagora VeC n. 11 2021 pag. 1
Seguendo le orme di Pitagora VeC n. 11 2021 pag. 1
Seguendo le orme di Pitagora VeC n. 11 2021 pag. 2
Seguendo le orme di Pitagora VeC n. 11 2021 pag. 2

Per abbonarsi o richiedere la rivista e/o gli arretrati: https://sprea.it/abbonamenti/3256-viaggi-cammini.

#VIAGGI e CAMMINI è la rivista per chi vuole vivere esperienze di mobilità lenta e sostenibile: a piedi, in bici o a cavallo tra natura, cultura e spirito. Ogni tre mesi in edicola o in abbonamento.

Copertina Viaggi e Cammini n. 11 2021 Fronte
Copertina Viaggi e Cammini n. 11 2021 Fronte
Copertina Viaggi e Cammini n. 11 2021 Retro
Copertina Viaggi e Cammini n. 11 2021 Retro

Per abbonarsi o richiedere la rivista e/o gli arretrati: https://sprea.it/abbonamenti/3256-viaggi-cammini.

#VIAGGI e CAMMINI è la rivista per chi vuole vivere esperienze di mobilità lenta e sostenibile: a piedi, in bici o a cavallo tra natura, cultura e spirito. Ogni tre mesi in edicola o in abbonamento.

Sentiero dell’Inglese in Calabria

Sentiero dell’Inglese o di Edward Lear edito sulla rivista “Cammini” Sprea Editore, n. 4.

Percorrere questo Cammino significa
apprezzare la Calabria più selvaggia
e autentica, molto simile a quella
che si è disvelata agli occhi emozionati
dei grandi viaggiatori e artisti
dell’Ottocento e del primo Novecento.

Sentiero dell’Inglese sulla rivista “Cammini” Sprea Editore, n. 4. (Coperto da copyright, riproduzione consentita citando la fonte)

Sentiero dell'Inglese n. 4 2021 pag. 1
Sentiero dell’Inglese n. 4 2021 pag. 1
Sentiero dell'Inglese n. 4 2021 pag. 2
Sentiero dell’Inglese n. 4 2021 pag. 2

Leggi gli altri miei articoli presenti sul n. 4/2021 di Cammini

Per ritirare la rivista o gli arretrati: www.sprea.it/cammini

#Cammini è la prima rivista interamente dedicata a chi vuole riscoprire l’Italia e l’Europa a piedi: un modo nuovo di vivere la Natura, tra storia e tradizione. Dal Cammino di Santiago alla Via Francigena e, a seguire, tanti altri antichi sentieri che, negli ultimi anni, sono sati riscoperti, riattivati, attrezzati e resi praticabili da una moltitudine crescente di appassionati.

Copertina Cammini n. 4 Fronte
Copertina Cammini n. 4 Fronte
Copertina n, 4 Cammini Retro
Copertina n, 4 Cammini Retro

Leggi gli altri miei articoli presenti sul n. 4/2021 di Cammini

#Cammini è la prima rivista interamente dedicata a chi vuole riscoprire l’Italia e l’Europa a piedi: un modo nuovo di vivere la Natura, tra storia e tradizione. Dal Cammino di Santiago alla Via Francigena e, a seguire, tanti altri antichi sentieri che, negli ultimi anni, sono sati riscoperti, riattivati, attrezzati e resi praticabili da una moltitudine crescente di appassionati.

Novità in edicola nel n. 12 di Viaggi e cammini!

Torna in edicola Viaggi e cammini e prosegue la collaborazione con la prestigiosa rivista in vendita presso tutte le edicole nazionali!

Molte le novità nel n. 12 della pubblicazione specializzata in esperienze di viaggi e cammini nonché turismo “slow”.
Dai sentieri sulla neve alla costa dei trabocchi, dalle wild adventures con le ciaspole alle corse coi cani sulla neve!
Questa volta la nostra collaborazione ha portato alla stesura di due servizi.
Il primo riguarda una “ciaspolata con vista mare” in quel di Gambarie, con la collaborazione di Demi D’Arrigo e immagini del Parco nazionale d’Aspromonte. Già, perché l’Aspromonte è l’unico punto d’Italia in cui è possibile sciare o ciaspolare ammirando lo Stretto di Messina e la cima innevata dell’Etna!
Il secondo servizio riguarda un’esperienza particolarissima… il Capodanno nei paesi grecanici di Calabria, con la guida di Andrea Laurenzano, esperienza che rientra nell’ambito delle proposte della Compagnia dei cammini.

Sulla neve con vista mare

Capodanno con i Greci di Calabria

Spero che i servizi vi piacciano e… correte in edicola!

Viaggi e Cammini n. 12 Copertina Fronte
Viaggi e Cammini n. 12 Copertina Fronte
Viaggi e Cammini n. 12 Copertina Retro
Viaggi e Cammini n. 12 Copertina Retro

RIVISTA CAMMINI: IN EDICOLA IL N. 5

In edicola il quinto numero della rivista Cammini

Com’era prevedibile qiest’estate ja segnato un punto di svolta nel turismo lento.

La grande voglia di libertà, aria pura, di contatto con la natura si è finalmente coiugata alla straordinaria offerta sentieristica italiana, così ricca di storia, tradizione e paesaggi unici. Di conseguenza, cresce e si arricchisce sempre più l’offerta di Cammini che ripercorrono antiche rotte di devozione, oppure, ripropongono itinerari storici o, ancora, valorizzano particolari aspetti del territorio.

Chi ama camminare sa che, zaino in spalla, può arrivare a vedere, capire, cogliere panorami, storie e meraviglie che resteranno sempre estranei al turismo di massa. Oltretutto, ora inizia la stagione migliore per queste esperienze, per cui: buon Cammino a tutti!

 

Sul n. 5 di Cammini anche alcuni articoli a mia firma:

 

Copertina Cammini n. 5

Quarta di Copertina Cammini n. 5

#Cammini è la prima rivista interamente dedicata a chi vuole riscoprire l’Italia e l’Europa a piedi: un modo nuovo di vivere la Natura, tra storia e tradizione. Dal Cammino di Santiago alla Via Francigena e, a seguire, tanti altri antichi sentieri che, negli ultimi anni, sono sati riscoperti, riattivati, attrezzati e resi praticabili da una moltitudine crescente di appassionati.

 

Santa Severina, la “nave di pietra” che fluttua nello spazio e nel tempo

Ascendere a Santa Severina è affascinante come varcare la sponda di una “nave di pietra” capace di navigare nello spazio e nel tempo. Nello spazio, perché dal punto più alto del Marchesato lo sguardo abbraccia una moltitudine di colori volteggiando dal turchese del mar Ionio al verde della Sila. Nel tempo, perché Santa Severina conserva i resti stratificati della vita di tutte le popolazioni che hanno abitato l’imponente rupe su cui si erge. Fin dall’età del Bronzo e del Ferro tale luogo era animato da popolazioni indigene appartenenti al ceppo degli Enotri, che hanno lasciato poi spazio ai Greci, ai Romani, agli Arabi e ai Bizantini per i quali Santa Severina era centro nevralgico.

L’importanza di Santa Severina è attestata anche dal battistero, edificio bizantino risalente al sec. VII-IX, nonché più antico monumento ecclesiastico aperto al culto in Calabria, in cui è possibile, ancora oggi, ammirare capitelli con antiche iscrizioni e resti di affreschi raffiguranti scene sacre.

Collegata al Battistero da una porta nascosta è la Cattedrale di Santa Anastasìa. Eretta nel XII sec. da Ruggero di Stefanunzia, mantiene ancora il portale originario. Da segnalare all’interno il particolare Crocifisso “gravido”, opera lignea del XV secolo, l’affresco della navata sinistra (XV sec.) e l’ambone marmoreo del XVII secolo. Infine, da ammirare anche il soffitto a cassettoni con dipinto centrale e il pregevole coro ligneo con badalone, situato sul retro dell’altare marmoreo.

La scoperta dei tesori di Santa Severina non termina sulla soglia della Cattedrale, anzi prosegue nel Palazzo Arcivescovile, dove ha sede uno dei più importanti Musei diocesani di Arte Sacra della Calabria. Accedendo dalla sala degli stemmi si rimane estasiati dalla quantità e dalla fattura delle numerose opere esposte: non solo dipinti, statue e reliquari ma anche paramenti sacri, arredi ecclesiastici,  libri liturgici e gioielli.

Attraversando piazza Campo, in cui è possibile ammirare simbologie alchemiche ed astrologiche, si passa in pochi metri, dai simboli del potere spirituale alle possenti vestigia del potere temporale: ossia il Castello.

Con i suoi oltre 10.000 mq, il castello, costruito sull’antico Kastron bizantino, domina il paese, esibendo una delle strutture meglio conservate di tutto il Mezzogiorno d’Italia. Agli ultimi proprietari, i Grutther, è dovuto il cambio di destinazione del mastio da struttura difensiva a residenza nobiliare, come attestano i pregevoli soffitti affrescati e alcuni pannelli in legno di una porta, recanti scene con Colombina e Arlecchino.

Ad oggi il Castello ospita, tra l’altro, il Museo delle armi e delle armature, il Museo degli abiti d’epoca, il Museo della lirica e, di recente realizzazione, l’enoteca Valle del Neto.

La produzione viti-vinicola, infatti, è una delle attività più caratterizzanti l’economia del comune, congiuntamente con la coltivazione di agrumi, di zafferano e con la realizzazione di marmellate e conserve.

Oltre ai monumenti più noti menzionati finora, è bene dedicare un passaggio alla Chiesa di Santa Filomena nonché all’antico quartiere della Grecìa, da cui, scendendo sulla “cavalcata di Santa Anastasia”, è possibile ammirare le grotte usate dai monaci basiliani nonché i resti di un luogo di culto nonché di una delle porte d’ingresso alla città.

Dopo aver allietato la vista e l’olfatto con la folta vegetazione della macchia mediterranea che accompagna il digradare della collina su cui Santa Severina si colloca, sarà bene deliziare anche il gusto assaporando alcune delle prelibatezze che il territorio offre, come la carne podolica che ben si sposa con la croccantezza agrodolce della cipolla di Tropea caramellata.

Grazie all’eccellente stato di conservazione dei suoi edifici storici, Santa Severina, uno dei “borghi più belli d’Italia”, diventa contesto ideale per la rievocazione storica inscenata in occasione dell’annuale Festa Medievale, che vede come protagonisti sbandieratori, musici e figuranti in costumi d’epoca.

Salutiamo Santa Severina come ci si congeda da una principessa, senza voltarle le spalle e con la mente incantata dal suo racconto, un sussurro di racconti sacri e profani che si estende come un canto sulla Valle del Neto.

Parco nazionale del Pollino – La Fagosa e Civita

Parco Nazionale del Pollino, Autunno 2017 – Austeri i grigi tronchi accompagnano il viandante sul sentiero. Poi, lo sterrato si incurva e l’Autunno esplode. Colori saturi si stagliano alla vista: una tavolozza di foglie rosse, gialle, arancio, si mescolano a rami ancora verdi, svettando sull’orizzonte ceruleo.
In fondo, tra le colline, il riflesso del mar Ionio che abbraccia la Piana di Sibari.
Come le mille espressioni di un pittore, così ci è apparso il Pollino in occasione dell’escursione organizzata dalla Sezione di Cosenza della Lipu, lo scorso 29 ottobre 2017.
Partiti da Crotone alla volta di Cosenza e, da qui, facendo rotta verso Civita, imbocchiamo la strada in salita sulla sinistra prima del paese. In breve, affascinati dai panorami autunnali, giungiamo a Colle Marcione (1227 metri).
E’ un bel gruppo, formato da camminatori dai 4 anni in su!
Da qui, ci avviamo per una ventosa passeggiata tra i boschi della Fagosa (la distesa di faggi che colora i pianori sopra Civita), passando per Piano di Ratto piccolo, con arrivo alla Fontana del Principe. Sono solo pochi chilometri ma l’Autunno sfoggia il meglio dei suoi colori.
La natura ci accoglie mostrandoci la serena giornata di una mucca con i suoi vitellini e la festosa presenza di alcuni cavalli liberi.
Consumiamo il pranzo a sacco e imbocchiamo la strada del ritorno.
Prima di rimetterci in strada alla volta di Crotone, non poteva mancare una visita a Civita e, in particolare, al caratteristico Ponte del Diavolo, che, precario nella sua solidità, si erge tra le pareti rocciose delle Gole del Raganello. Civita è un ridente ed ordinato paesino che ricorda con orgoglio le proprie origini albanesi, tributando i dovuti onori all’eroe Giorgio Castriota Skanderbeg, noto per aver bloccato l’avanzata dei turchi-ottomani in Europa.
Rientrare tra le quattro mura delle nostre abitazioni è come uscire dal quadro di un pittore per entrare in un film in bianco e nero.
Allora restiamo ancora un po’ in silenzio proseguendo il sentiero dentro le nostre profondità.
L’Autunno è transizione: colori forti prima dei tenui cromatismi invernali, l’esplosione della vita prima della trasformazione che ciascuno coinvolge. Perché tutti, come ricorda Ungaretti, siamo soldati che stanno “come d’autunno sugli alberi le foglie”.

Fantino – Paese fantasma in cui vivono i segni del tempo

Fantino, paese fantasma, è un affascinante borgo abbandonato sito, in Calabria, tra i comuni di Caccuri (provincia di Crotone) e San Giovanni in Fiore (provincia di Cosenza).
Ho visitato il borgo il 14/10/2017, in occasione di un’uscita fotografica guidata dalla bravissima Daniela Sidari, in occasione del suo workshop “Catturare i rintocchi del tempo”. E a Fantino percepire i rintocchi del tempo è facile. Passando dalle case più moderne in cui vivono ancora gli ultimi 4 abitanti, al contiguo borgo abbandonato sembra di entrare in una dimensione onirica. Sulle vecchie pietre seicentesche degli edifici si posano oggetti di uso comune degli anni Sessanta e dei giorni nostri.

Una giacca appesa ad una vecchia porta, come se il proprietario dovesse tornare a riprenderla da un momento all’altro.
Una coppia di padelle arrugginite, divenute ormai un tutt’uno con il tavolato che le sorregge. Alcuni maglioni colorati ed una vecchia corda consunta.
Ma anche una cucina, vecchi materassi, i resti di un fuoco in quello che doveva essere un vecchio soggiorno.
All’esterno del borgo ed all’interno delle case la natura irrompe, riconquistando i suoi spazi: un tappeto verde chiude l’accesso a due usci, un camino è ormai avvolto dai cespugli. In alto, squarci di cielo azzurro e di nuvole diventano il nuovo, infinito soffitto… a ricordare i versi di una vecchia canzone.

Non si può accedere a quello che ormai è il regno della natura: il pavimento crolla sotto il peso del visitatore, come se l’oggi, il momento presente, fosse un carico troppo pesante per ciò che resta del passato.

Fantino, edificato nel 1600, trova il suo massimo sviluppo negli anni ’60, per spopolarsi (quasi) interamente nel 2000, divenendo un paese fantasma. I pochi che ancora vi abitano sono gentili ma schivi e non amano farsi ritrarre.

Ciò che resta è, allora, l’impressione di un paese fantasma sul quale il tempo ha posato il suo inesorabile sguardo, fossilizzando le ultime emozioni umane. Con la sua lava inarrestabile, il tempo ha reso Fantino una nuova Pompei bucolica, in cui la vita sembra sospesa.

Chissà se ritornerà il pastore a riprendere la sua giacca dall’uscio; la massaia a far sfrigolare l’olio sul fuoco; i bambini ad allietare con l’eco di risa argentine la quiete vallata sottostante…
Sognando un universo parallelo in cui Fantino non è contrasto di vecchio e nuovo ma vita dirompente, proviamo a lasciare qualche impressione in qualche pugno di immagini fotografiche. Fermiamo nuovamente il tempo… ed ecco a voi: Fantino.

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