Archivi categoria: Viaggi

Inizia l’avventura nella squadra di “Cammini”

Cammini. Scrittura. Fotografia. Tre delle mie più care passioni che finalmente si uniscono nelle pagine di una rivista di prestigio!

Si ricomincia a scrivere per la carta stampata e questa volta a tiratura nazionale, grazie alla collaborazione con la rivista “Cammini” (Sprea editori). Nel numero di dicembre, in edicola da giorno 15, vi sono due articoli scritti da me e corredati anche da alcune immagini del mio repertorio fotografico.

Un primo approfondimento è dedicato al nuovo Cammino Basiliano, più di 1.000 km da Rocca Imperiale a Reggio Calabria. Un Cammino affascinante che tocca tutte le cinque province calabresi… peccato che non sia segnalato e ciò lo rende ancora poco percorribile dai più,

Per informazioni https://www.camminobasiliano.it/.

Il secondo articolo è dedicato al Cammino di San Francesco di Paola, anch’esso in Calabria, nelle sue due ipotesi (La Via del Giovane e la Via dell’Eremita). Un Cammino ben segnalato ed organizzato e già ben noto a pellegrini e camminatori che, siamo certi, continuerà a crescere!

Per info e approfondimenti http://www.ilcamminodisanfrancesco.it/.

La rivista contiene interessanti itinerari sia di lunga che di media e breve percorrenza e alcuni utili consigli. La fattura è di pregio e rende il prodotto idoneo ad essere raccolto e conservato anche in libreria.

Ci vediamo in edicola… Per scoprire e conoscere nuove vie, oltre il noto Cammino di Santiago!

La Sagrada Familia: misteri e curiosità

Tra i monumenti più spettacolari che ho ammirato vagando per il mondo vi è certamente la Sagrada Familia, Basilica minore sita in Barcellona.
Se da lontano la Sagrada Familia può ricordare solamente uno di quei castelli di sabbia fatti da bambini, è da vicino e dall’interno che la stessa si svela in tutto il suo splendore, manifestando le sue innumerevoli curiosità.
Pertanto, vorrei concentrarmi nel passare in rassegna alcuni particolari della Sagrada familia.
Prima però una nota storica.
La costruzione della Basilica iniziarono nel 1882 sotto il regno di Alfonso XII di Spagna. Il progetto iniziale dell’edificio di stile neogotico fu completamente stravolto dall’architetto Antoni Gaudì, subentrato come progettista nel 1883, all’età di 31 anni.
Gaudì dedicò il resto della propria vita alla Sagrada Familia, fino all’anno della sua morte, nel 1926, a causa di un incidente di tram.
Nonostante la Basilica sia ancora in costruzione, è stata consacrata il 7 novembre 2010, da papa Benedetto XVI.
La conclusione dell’opera è prevista per il 2026.
pertanto, l’attuale struttura della Sagrada Familia è stata progettata dall’architetto Antonio Gaudì, massimo esponente del modernismo spagnolo, il cui corpo è custodito in una cripta all’interno della stessa basilica e per il quale è in corso una causa di beatificazione.
Gaudì, noto infatti come “l’architetto di Dio”, si è ispirato per la progettazione dell’edificio a tre fonti: la Bibbia, la liturgia e la natura, disegnando non solo la struttura portante nella stessa ma finanche gli arredi e gli oggetti da adoperare per i riti. In questa originale Basilica nulla è lasciato al caso e basta una visita di qualche ora per fermare nella memoria il ricordo di una complessa e spettacolare meraviglia architettonica.
Gradualmente ci avvicineremo alla Sagrada Familia per ammirarne qualche particolare.
La facciata della Natività
La Facciata della Passione
La Facciata della gloria
Il crittogramma

Il crittogramma: un quadrato magico nascosto sulla facciata della Sagrada Familia

Un crittogramma nascosto nella Sagrada Familia?

Ebbene sì: sulla facciata della Passione è presente un quadrato magico di ordine 4, ossia composto da 4 righe e quattro colonne.

La particolarità dello stesso è che presenta innumerevoli combinazioni la cui somma restituisce sempre il numero 33, gli anni di Cristo al momento della morte e numero fortemente simbolico per la massoneria.

Non è ben chiaro se il quadrato magico sia stato ideato da Gaudì o inserito dall’architetto Josep Maria Subirachs che ha realizzato la facciata della Passione. Infatti, gran parte del progetto originale di Gaudì è andato perso a seguito  di un bombardamento occorso nel 1936.

Nell’immagine sottostante sono state inserite 32 combinazioni… divertiti a scoprire la Trentatreesima!

Manarola – Cinque Terre in un giorno

Manarola – Personalmente, uno dei paesi esteticamente più belli tra le Cinque Terre, Manarola è caratterizzato dall’abbraccio di colorati edifici che sembrano stretti stretti ad osservare lo specchio di mare e le scogliere circostanti.
Manarola, così come Riomaggiore, in un’occhiata danno l’idea di ciò che è “italian style”: ragazzi scolpiti e abbronzati che, da alte scogliere, si tuffano impavidi nel mare azzurro-verde; case colorate che si stagliano sul cielo terso; flora rigogliosa che si erge da frastagliate speroni di roccia…
Indimenticabile la vista del paese che si gode imboccando il sentiero che si diparte dalla marina.
E’ possibile anche fare un bel bagno ristoratore sia nello specchio di mare dinnanzi al paese, sia scendendo fino al sentiero che, sulla destra, percorre il costone della scogliera.
A malincuore ritorniamo verso il treno per spostarci verso l’ultima località, Riomaggiore.

Monterosso al Mare – Cinque Terre in un giorno

Monterosso – Giunte da La Spezia in meno di un quarto d’ora, ed essendo pieno agosto, ci rechiamo subito in spiaggia. Subito di fronte la stazione, infatti, c’è, tra un lido privato ed un altro, l’accesso alla spiaggia libera (anche se il mare in quel tratto non è un granché rispetto ai colori di altri tratti contigui).
Dopo un bagno ristoratore arriviamo sotto la struttura detta Il Gigante, per il colosso scolpito nella roccia – quattordici metri d’altezza e 170 tonnellate di peso. Vicino vi è anche la residenza in cui soggiornava il poeta Eugenio Montale (proprio le sue poesie più notte , quelle della raccolta “Ossi di seppia”, fanno riferimento a Monterosso e alle Cinque terre).
Quindi, a ritroso, saliamo sul belvedere per poi avvicinarsi all’agglomerato urbano di Monterosso.
Il paese è abbastanza ampio e spazioso rispetto agli altri , caratterizzati invece dal fatto di essere più arroccati sul mare.
Interessante la Chiesa di San Giovanni Battista con la sua facciata bicroma.
Ritorniamo alla stazione di Monterosso, dove passa un treno ogni dieci minuti circa, per partire alla volta di Vernazza.
Andiamo via da Monterosso con in testa le parole di Montale “qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza ed è l’odore dei limoni”.

Corniglia – Cinque Terre in un giorno

Corniglia è l’unico paese delle Cinque Terre senza accesso al mare, poiché situato in cima ad un colle.
Uscite dalla stazione si può: o accedere in paese salendo una ripida scalinata lungo il costone della montagna oppure prendere la navetta che consente di arrivare in pochi minuti direttamente in paese.
Assenti le indicazioni sugli orari del bus, rimaniamo ad attendere per circa un quarto d’ora insieme a molti altri turisti. Arrivata la navetta non bastano i posti e la calca per salire è improponibile. Pertanto, siamo costrette ad attendere che la navetta faccia “sali e scendi” per tornare a recuperare il gruppo di turisti rimasti a terra. Arrivati in paese ci accorgiamo che è molto piccolo rispetto agli altri e molto meno caratteristico. Tuttavia la vista, sia sul mare che sui caratteristici terrazzamenti, è spettacolare. Da visitare: la Chiesa di San Pietro.

Cinque Terre in un giorno: entusiasmante ed economico.

Visitare le Cinque Terre in un giorno con una buona organizzazione diventa bello, entusiasmante e, nel complesso, economico!
Con la denominazione di “Cinque Terre” si fa riferimento all’omonimo Parco nazionale situato sulla costa della Riviera ligure di levante e comprendete i seguenti cinque borghi (anticamente Terre): Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore.
La perfetta fusione dei borghi a strapiombo su scogliere verdeggianti e mare cristallino consente di tornare a casa con il ricordo di momenti di grande bellezza. Se il periodo della visita lo consente, è possibile anche fare il bagno (in special modo e senza dubbio a Monterosso, dove l’accesso al mare è meno difficoltoso).
Avendo a disposizione più tempo, é possibile raggiungere i borghi a piedi avvalendosi di una nutrita rete senti eristica.
Se il tempo a disposizione è solo di un giorno, sarà necessario effettuare tutti gli spostamenti a mezzo treno/bus.
A facilitare il tour delle Cinque Terre in un giorno è la speciale Cinque Terre Card Treno, con validità un giorno al costo di 16 Euro a persona La Cinque Terre Card Treno, unita ad una buona colazione a sacco, riduce notevolmente i tempi di attesa, oltre ai costi della visita.
Con questa card è possibile effettuare fermate illimitate per tutti i paesi tra La Spezia (a Sud delle Cinque Terre) e Levanto (a Nord delle Cinque Terre) oltre a garantire ulteriori servizi aggiuntivi (uso della toilette presso le stazioni, uso dell’autobus interno, wi-fi…ecc). Attenzione: prima di programmare il viaggio è necessario controllare la validità dell’offerta.
Nel nostro caso siamo partite da Massa per raggiungere in treno La Spezia. Alla stazione di La Spezia, presso il Cinque Terre Point (Ufficio informativo delle Cinque Terre), abbiamo acquistato la Cinque Terre Card.
Quindi, abbiamo optato per raggiungere direttamente in treno l’ultimo paese (Monterosso) per poi eseguire a ritroso le singole tappe .
Ovviamente avendo più tempo a disposizione sarebbe preferibile fermarsi qualche giorno per godere pienamente le bellezze dei luoghi ed i piacere del vero “italian style”.
Vediamo nel dettaglio il tour e qualche immagine:

Monterosso al Mare
Vernazza
Corniglia
Manarola
Riomaggiore

Riomaggiore – Cinque terre in un giorno

Riomaggiore – Insieme a Manarola rappresentano, a mia modesta opinione, i due gioiellini delle Cinque Terre.
Scesi dal treno si hanno due alternative: proseguire su per il paese oppure andare a destra nel tunnel che collega il centro abitato con la marina.
Noi personalmente scegliamo di recarci prima in paese per poi ristorarci con un ultimo tuffo.
Visitiamo diverse Chiese, tra le quali quella dedicata a San Giovanni Battista, gustiamo un buon caffè e poi riscendiamo verso il tunnel.
Bramiamo un ultimo tuffo nello splendido mare della riviera di Levante, pertanto ci avviamo verso la marina dove, tra barche tirate a secco e volti sorridenti, seguiamo il riflesso del mare fino alla caletta in fondo.
La spiaggia è in realtà una difficoltosa distesa di sassi e trovare un posto tra la gente è assolutamente un’impresa.
Ritagliandoci un quadratino di un metro, gomito a gomito con altri turisti e, avanzando con difficoltà sugli sdrucciolevoli sassi, ci immergiamo per un ultimo bagno rinfrescante.
E’ quasi il tramonto quando, dopo un buon gelato, ritorniamo verso il treno per rientrare a casa in direzione La Spezia e poi Massa, con nel cuore una vacanza breve ma intensa!

Vernazza – Cinque Terre in un giorno

Vernazza – Scendendo dal treno la prima impressione è quella di un luogo angusto, con la strada principale stretta tra due file di edifici. Subito, però prevale la sensazione di allegria che deriva dal colore degli edifici, cromatismi pastello che si alternano rendendo ancora più festivo il clima vacanziero agostano.
In pochi passi giungiamo in spiaggia, ma è ben poca cosa rispetto agli spazi ammirati a Monterosso, così ci concentriamo a visitare l’originale Chiesa di Santa Margherita. La Chiesa presenta tre navate molto vaste perfettamente conservate Si accede sul lato dell’abside; l’altare è orientato verso oriente
Il fresco delle antiche pietre ed i colori tenui ristorano l’anima dai forti colori dell’esterno e dal vociare dei turisti.
In poco tempo, dopo aver consumato la colazione al sacco, torniamo verso la stazione. Sulla destra, notiamo però una cavità nella roccia.
Entriamo in quella che sembra una grotta per trovarci dall’altro lato della roccia, su un’incantevole e poco affollata caletta.
Ritorniamo in stazione per procedere verso Corniglia.