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Intervista a Pietro Scidurlo: Un Cammino per chi non cammina

Intervista a Pietro Scidurlo: Un Cammino per chi non cammina edita sulla rivista “Cammini” Sprea Editore, n. 3, a firma di Claudia G. Rubino

Nulla è impossibile per chi ha coraggio e fede e queste
parole lo spiegano bene: «Mai avrei immaginato
che la vita mi avrebbe portato a fare ciò che mi era stato
sempre impedito. Mi era stato negato di camminare,
non avrei pensato di fare del Cammino la mia missione».

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Intervista a Pietro Scidurlo: Un Cammino per chi non cammina (Coperto da copyright, riproduzione consentita citando la fonte)

Intervista a Pietro Scidurlo: Un Cammino per chi non cammina
Intervista a Pietro Scidurlo: Un Cammino per chi non cammina
Intervista a Pietro Scidurlo: Un Cammino per chi non cammina
Intervista a Pietro Scidurlo: Un Cammino per chi non cammina

 

Per ritirare la rivista o gli arretrati: www.sprea.it/cammini

#Cammini è la prima rivista interamente dedicata a chi vuole riscoprire l’Italia e l’Europa a piedi: un modo nuovo di vivere la Natura, tra storia e tradizione. Dal Cammino di Santiago alla Via Francigena e, a seguire, tanti altri antichi sentieri che, negli ultimi anni, sono sati riscoperti, riattivati, attrezzati e resi praticabili da una moltitudine crescente di appassionati.

Cammini n. 3 - Copertina
Cammini n. 3 – Copertina17

Cammino di San Francesco di Paola

Cammino di San Francesco di Paola edito sulla rivista “Cammini” Sprea Editore, n. 2.

Suggestione, meraviglia, spiritualità,
cultura, natura incontaminata,
borghi storici, panorami mozzafiato,
enogastronomia tipica…
tutto questo seguendo le orme del grande
Santo e patrono calabrese.

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Cammino di San Francesco di Paola (Coperto da copyright, riproduzione consentita citando la fonte)

Cammino di San Francesco di Paola
Cammino di San Francesco di Paola

Per ritirare la rivista o gli arretrati: www.sprea.it/cammini

#Cammini è la prima rivista interamente dedicata a chi vuole riscoprire l’Italia e l’Europa a piedi: un modo nuovo di vivere la Natura, tra storia e tradizione. Dal Cammino di Santiago alla Via Francigena e, a seguire, tanti altri antichi sentieri che, negli ultimi anni, sono sati riscoperti, riattivati, attrezzati e resi praticabili da una moltitudine crescente di appassionati.

Copertina n. 2 Cammini
Copertina n. 2 Cammini

“Cammino della Magna Grecia”: Il Comune dimentica la paternità dell’idea progettuale e l’impegno finora profuso dai volontari

Il disappunto dell’ideatrice

Apprendendo dalla stampa la notizia della “tre giorni” di convegni sul “Cammino della Magna Grecia” che ha interessato il Comune di Crotone, si evidenzia l’omissione dell’Amministrazione comunale nel citare tra le righe del comunicato stampa la fonte del progetto in questione, ben nota all’Assessore alla cultura Antonella Cosentino, nonché l’impegno finora profuso dai volontari impegnati nella realizzazione del Cammino di che trattasi.

L’idea del “Cammino della Magna Grecia” è stata partorita dalla sottoscritta durante il Cammino di Santiago del 2012 (830 km a piedi) al fine di valorizzare il patrimonio naturale e le radici culturali del nostro territorio, mediante l’organizzazione di una rete di sentieri (individuati anche recuperando le antiche vie Francigene di Calabria) contraddistinti dalla denominazione di “Cammino della Magna Grecia”.

Nel maggio 2013, a seguito della condivisione con alcuni noti giornalisti del territorio ed esponenti delle associazioni di volontariato (tra cui l’Associazione Bene Comune) dell’idea progettuale denominata “Dal Cammino di Santiago al Cammino della Magna Grecia”, si decise di agire su due fronti: la tracciatura operativa dei percorsi e l’approfondimento culturale sulle aree maggiormente interessate da antichi insediamenti.

Molteplici sono stati, nel corso di questi anni, i sentieri percorsi sul territorio provinciale da diversi gruppi di volontari: si ricorda il tratto collinare tra la parrocchia di San Domenico e Capo Colonna (in data 12/09/2013); il tratto tra Marinella e Capo Colonna (in data 06/08/2016) e il tratto Le Castella–Capo Rizzuto (in data 05/01/2017) (testimonianze fotografiche sono disponibili sul blog http://buencamino.altervista.org, sezione Camminando per la Magna Grecia).

L’intenzione era di snodare il progetto su 3 fasi temporali: partire dalla sola provincia di Crotone per poi estendere il Cammino a livello regionale ed extraregionale, al fine di promuovere, senza proclami né comunicati stampa, le bellezze naturali del territorio ed i benefici fisici e psicologici legati al camminare.

L’idea progettuale è stata rispolverata dalla scrivente nell’ambito del gruppo di scrittura citato dall’Assessore Cosentino, che l’ha fatta propria accostandola alla proposta di candidare come patrimonio dell’Unesco i tesori della Magna Grecia.

In considerazione dell’interesse del Comune verso l’idea progettuale, si è, quindi, avviata una collaborazione su base volontaria, concretizzatasi nella predisposizione, a vantaggio dell’Amministrazione, della bozza di convenzione per i comuni della provincia e nelle iniziative di tutela del logo.

Nel marzo 2017, la subordinazione con cui è stato considerato il territorio crotonese in occasione della presentazione dell’idea presso la Regione Calabria e l’inatteso coinvolgimento di professionisti reggini, hanno spinto la quasi totalità del gruppo di volontari a prendere le distanze dal Comune, ritenendo che l’iniziativa, per le modalità adoperate dalle istituzioni, stesse allontanandosi dallo “spirito del cammino” per divenire mera attività economica.

L’oblio dell’Amministrazione comunale sulla fonte dell’idea e sull’impegno fattivo dei volontari, inducono oggi a ritenere fondate le iniziali preoccupazioni. Tanto più che l’Amministrazione non ha inteso né invitare i volontari all’iniziativa convegnistica svolta nei giorni scorsi, né citarli, per amore di verità e per onestà intellettuale, nel resoconto divulgato alla stampa.
Giova sottolineare, altresì, che, per tutelare i camminatori e non disattenderne le aspettative, la presentazione del “Cammino della Magna Grecia” avrebbe dovuto essere il passo finale e, comunque, successivo, alle fasi di individuazione delle tappe, realizzazione della segnaletica, messa in sicurezza dei sentieri, nonché organizzazione delle strutture di accoglienza.
Infine, è utile ricordare che analoghe esperienze di Cammini (es. il Cammino di Assisi o di San Benedetto) basano il loro successo sul preventivo coinvolgimento “dal basso” degli attori territoriali (Comuni; associazioni di categoria e imprese, in particolare del settore turistico; Chiesa; volontariato; cittadini singoli o in gruppo).

Ciò posto, lungi da polemiche e sterili protagonismi, la presente nota viene redatta meramente per rammentare agli esponenti dell’Amministrazione comunale la paternità dell’idea progettuale (verificabile da folta documentazione e testimonianze).
Nondimeno, perché non si crei, causa fretta o dilettantismo, il primo caso mondiale di Cammino con logo registrato, ma privo di basilare viabilità.

Con l’auspicio che l’anzidetta idea possa concretizzarsi in occasione di valorizzazione del nostro territorio e, al contempo, possa promuovere i benefici al camminare, si porgono agli Amministratori comunali i migliori auguri di buon lavoro e si resta in attesa di incontrarli sui sentieri della Magna Grecia, perché il modo migliore per far nascere un Cammino è percorrerlo.

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Cammino della Magna grecia – Video Le Castella/Crotone

Cammino della Magna Grecia.
In questo video vengono elaborate le immagini del percorso a piedi compiuto da me (Claudia) e Domenico, sulla seconda tappa del nascente Cammino della Magna Grecia. Il percorso è stato svolto il 5 gennaio 2017, snodandosi da Le Castella fino a Capo Rizzuto per un totale di circa 15 km in condizioni meteo disagevoli. Eppure proprio l’alternarsi delle nubi al sole e alla pioggia ha creato colori e i riflessi inediti immortalati in queste immagini.
Nonostante le condizioni meteorologiche fossero proibitive ci siamo avventurati ugualmente nel percorrere la seconda tappa del Cammino della Magna Grecia.
E’ stato è proprio il meteo altalenante a riservarci grandi sorprese a livello paesaggistico. Restano indimenticabili i riflessi di luci e ombre sul mare, le gocce di pioggia sull’arenile, le nubi cariche e multiformi.
Su questa pagina il racconto dell’esperienza.

Cammino della Magna Grecia II- Le Castella-Capo Rizzuto

Riprendiamo il Cammino della Magna Grecia per testare la seconda tappa sul tragitto che va da Le Castella a Capo Rizzuto.
Ci svegliamo presto io e Domenico in questo giorno di vigilia dell’Epifania. Il tempo è molto incerto, ma promette luci e colori ineguagliabili, così decidiamo di procedere ugualmente con un’altra tappa del nostro Cammino.
Dopo una piccola sosta caffè giungiamo presso il Castello Aragonese di Le Castella, dove partiamo incorniciati da un inaspettato arcobaleno. Ci mette poco Domenico ad accostare i colori sgargianti al segno della promessa di pace che Dio ha fatto agli uomini. Pertanto, ci avviamo con i migliori auspici.
Dopo aver superato il porto turistico di Le Castella procediamo verso il Villaggio Tucano, che superiamo procedendo in cammino direttamente in spiaggia. I riflessi del sole sul mare sono incantevoli tanto che, nonostante l’inconsueto vento freddo di questi giorni, ci sembra quasi di fluttuare tra la sabbia rossa e le squame argentee del mare.
Proseguiamo addentrandoci sulla costa e percorriamo sentieri in terra battuta che si snodano tra campi di eucaliptus e le pinete della località Sovereto.
Il percorso non è lineare né pulito e così Domenico avanza aprendo la strada, superando tronchi di alberi caduti e dettando le pause ristoro che contraddistinguono le nostre camminate. Ci sediamo per un autoscatto sulla nostra scalinata di Piazza di Spagna… è fatta del verde delle foglie e delle sfumature di grigio e marrone della corteccia degli alberi… ma a noi piace così!
Scendiamo di nuovo in spiaggia e il sole ci trafigge con i suoi timidi ma definiti raggi che si fanno strada tra la pioggia.
Il nostro andare viene interrotto dal letto di un fiume in piena. Dobbiamo riaddentrarci sulla costa in cerca di un guado che non arriva. Domenico ha qualche momento di scoraggiamento finché non intravvediamo i resti di un ponticello crollato e, facendoci strada tra fitti canneti e oltrepassando tronchi caduti con gesti atletici degni di Indiana Jones, giungiamo dall’altro lato del fiume in località Capopiccolo.
Nei pressi del ristorante Il cavalluccio incontriamo un labrador nero che ci accompagnerà fino alla meta, lo chiamiamo Santiago in onore del nostro comune protettore.
Continuiamo il nostro Cammino verso Capo Rizzuto. Il Castello di le Castella è ormai solo un puntino sul promontorio che emerge in lontananza tra le nuvole e la corona di raggi di sole.
Il mare adesso ha riflessi variegati dall’azzurro all’indaco, dal verde al lilla. Il sole fa capolino quanto basta per saturare il cielo di un azzurro incantevole per poi lasciare il posto ad una scrosciante pioggia.
I passi sono accompagnati dai nostri colloqui: è sempre un piacere discorrere con Domenico. Le sue parole sono sagge e ispiratrici di pazienza. Il suo passo sempre attento alle esigenze altrui. La sua mano sempre pronta a tendersi nel gesto dell’aiuto. Il suo zaino sempre prodigo di vivande da lui stesso preparate. Non si può desiderare un compagno di viaggio migliore, non si può immaginare un amico più speciale.
Con passo fermo arriviamo alla meta. Capo Rizzuto è oggi la nostra Finisterre. “Anche nell’immensità si incontra Dio” afferma Domenico. E probabilmente è così: il silenzio rotto solo dalla danza vorticosa delle onde e del vento, i colori saturi regalati da un giorno di pioggia inconsueto, il calore che emana dal nostro cuore, nonostante il freddo invernale che ci arrossa le gote: cos’è questo se non l’Infinito che alberga nel mortale, la spiritualità ancestrale dell’essere umano che si congiunge, in armonia, con la natura?
Siamo in tre quest’oggi: io, Domenico e il cane Santiago che ci scorta fino al Santuario per poi sparire in un attimo, ancor prima di salutarlo.
Sorridiamo soddisfatti… il modo migliore per affrontare un rigido giorno di pioggia non può che essere camminare insieme ad un amico nella natura…e questa è la migliore Epifania.

Video Cammino della Magna Grecia I tappa

Prima tappa del Cammino della Magna Grecia: Marinella-Capo Colonna I cuori pensanti tracciano la via. 06.08.2016

In questo video vengono riportati alcuni indimenticabili momenti di una mattinata vissuta in piena autenticità, insieme agli amici del gruppo “I cuori pensanti” e ad altri volontari.
La mattinata è iniziata con un momento di condivisione.  Grazie ad Adele abbiamo letto la splendida poesia di Erri de Luca “Considero Valore”.

“Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello
che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto” (Erri De Luca)

Poi abbiamo mosso i primi passi, partendo da Marinella.

Procedendo sulla sabbia, sulle scogliere e tra boschi di eucaliptus, ci siamo lasciati incantare dagli incantevoli riflessi del mare di agosto.

Nei pressi di Scifo, abbiamo trovato ristoro nelle acque del mar Ionio. Mai un bagno a mare fu più gradito.

Abbiamo proseguito nei pressi della vecchia fabbrica di liquirizia,  per giungere, quindi, a Capo Colonna.

La via è stata tracciata con il logo blu.

La tappa in questione è di circa 8 km e non presenta particolari difficoltà.

Per dare un’occhiata al progetto concreto, visita la seguente pagina:

L’idea di un Cammino della Magna Grecia

 

Audio Erri De Luca – Considero valore
Musica
Bumba Crossing by Kevin MacLeod is licensed under a Creative Commons Attribution license (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)
Source: http://incompetech.com/music/royalty-free/index.html?isrc=USUAN1500031
Artist: http://incompetech.com/

Pellegrinaggio di San Giacomo 2016 (Cammino a piedi)

Pellegrinaggio di San Giacomo 2016
2°Pellegrinaggio del Capitolo calabrese della Confraternita di San Jacopo de Compostella, dalla Chiesa di San Giacomo Maggiore Apostolo a Conidoni (Briatico) alla Cattedrale di Tropea (parrocchia di San Giacomo Maggiore unificata).
Un cammino è sempre un cammino, anche se dura soltanto un giorno.
Un cammino reca sempre in sé i benefici del contatto con la natura e con gli altri partecipanti, della riflessione e della meditazione, nonché la soddisfazione di averlo compiuto, nonostante le salite ed il caldo. E’ stato così anche per i pellegrini giunti da tutta la Calabria che hanno realizzato il secondo Pellegrinaggio a piedi in onore di San Giacomo Apostolo da Conidoni (Briatico) a Tropea.
L’iniziativa è stata organizzata dal Capitolo calabrese della Confraternita di San Jacopo di Compostella.
Si tratta della seconda edizione del Pellegrinaggio in onore di San Giacomo organizzata dal Capitolo calabrese della Confraternita di San Jacopo di Compostella, presieduto dal Priore Andrea Cutrupi. la Confraternita è stata fondata a Perugia nel 1981 da un gruppo di pellegrini che intendevano mantenere il ricordo del loro pellegrinaggio a Santiago; a questo primo nucleo si sono aggiunti presto pellegrini da tutta Italia, tanto da configurarla sempre di più come un’istituzione che ha la sede storica a Perugia, ma con articolazioni su tutto il territorio nazionale. Le finalità della Confraternita sono quelle di promuovere il culto dell’Apostolo Giacomo, la pratica del pellegrinaggio, l’assistenza ai pellegrini e la formazione spirituale dei propri confratelli.
La diffusione del pellegrinaggio e dei cammini a piedi rappresenta anche un diverso modo di fare turismo, più attento alle esigenze umane e rispettoso dei luoghi. Nel corso degli anni si assite ad un aumento dei pellegrini calabresi che si recano a piedi a Santiago de Compostela e siamo lieti di partecipare ed incontrarci in occasione delle diverse iniziative organizzate dalla Confraternita.

Cammino di Santiago 2016 – “Il Primitivo” – Video

Cammino di Santiago – Primitivo o de l’interior – Da Oviedo a Santiago de Compostela

Tempo di percorrenza: 10 giorni

Totale km: 320

Alcuni la definiscono ormai una moda,  per altri è il sogno da realizzare al momento della pensione. Indipendentemente dalle differenze interpretative, il Cammino di Santiago è e resterà una delle esperienze indimenticabili della vita.

Per chi ha già percorso la via più nota, quella francese che parte da Saint Jen Pied de Port e, scavallando i Pirenei, conduce a Santiago, il Cammino Primitivo è un’esperienza molto diversa. Molto meno commerciale e molto meno affollato, il Cammino Primitivo parte dalle Asturie, a Oviedo, per snodarsi in circa 13-15 tappe fino a Santiago de Compostela, incrociando a Melide la via francese.

Il Cammino Primitivo, o de l’interior, è stato il mio secondo Cammino. Purtroppo avevamo pochi giorni di ferie a disposizione, pertanto abbiamo accorpato alcune tappe riuscendo a percorrerlo, non senza sforzi, in soli 10 giorni.

Il tempo di aprile è stato inclemente: vento, pioggia, grandine, fango.

Spesso ho camminato completamente sola.

Durante il Cammino, a Lugo, ho appreso della morte della cara zia Pina. Ho portato la zia nel cuore fino a Santiago e, là, ho pregato San Giacomo di prenderla con sé e accompagnarla in cielo.

Ho conosciuto bellissime persone, tra cui Juanjo e Julian, due cari amici spagnoli che mi hanno accompagnata e sostenuta durante il percorso.

Si dice che “chi va a Santiago senza passare dal Salvador, onora il Servo e non il Signor“, intendendo la chiesa del Salvador di Oviedo come tappa prioritaria prima di arrivare a Santiago (dove si venera San Giacomo).

Quindi, il mio secondo Cammino non poteva che partire da Oviedo… ed essere de l’interior!

 

Le tappe

1. OVIEDO-CORNELLANA
2. CORNELLANA – TINÉU/TINEO
3. TINEO – POLA DE ALLANDE
4. POLA DE ALLANDE – GRANDAS DE SALIME
5. GRANDAS DE SALIME – A FONSAGRADA
6. A FONSAGRADA – CASTROVERDE
7. CASTROVERDE – LUGO
8. LUGO – AS SEIXAS
9. AS SEIXAS – ARZUA
10. ARZUA – SANTIAGO DE COMPOSTELA